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EmoTag™ – Il Primo Protocollo per la Semantica delle Emozioni nei Contenuti Web e AI

immagine del nuovo tag EmoTag con affianco un cervello ed una etichetta, tutto a fumetto

C’è un’idea che mi porto dietro da un po’.
Un’intuizione nata scrivendo, osservando, testando.

Non si tratta solo di generare testi più umani — quello lo faccio già con il Filtro Umano V6.
E non è nemmeno solo il Markup Emozionale, che già oggi arricchisce i miei dati strutturati con emozioni, supporto umano e intenzioni narrative.

No.

Questa volta parliamo di un altro livello:
taggare le emozioni in modo esplicito, con nomi, valori e toni.
Rendere leggibile il sentimento che attraversa un contenuto, per l’umano ma anche per l’algoritmo.

Così è nato EmoTag™.
Un’estensione naturale del mio ecosistema semantico.
Un protocollo aperto, universale, pensato per dare un nome (e un tono) a ciò che muove tutto il resto: l’emozione.

Se mi segui da un po’, sai che non è la prima volta che provo a dare più profondità emotiva ai contenuti.

Con il Filtro Umano V6, creo testi scritti da IA che sembrano scritti da una persona vera.
Con il Markup Emozionale, inserisco nei dati strutturati blocchi come supportoEmotivo, approccioUmano, sensoNarrativo, che raccontano l’anima del contenuto.

Ma con EmoTag™ faccio qualcosa di nuovo:
non descrivo l’intenzione narrativa, ma taggo direttamente le emozioni.
Le isolo. Le nomino. Le rendo leggibili. Anche da una macchina.

Le emozioni hanno un nome

Per funzionare, EmoTag™ ha bisogno di un vocabolario.
Un dizionario emotivo leggibile da chi scrive, da chi legge… e anche da una macchina.

Nella versione base, ho selezionato 100 emozioni principali, suddivise in tre categorie:

  • + emozioni positive (che spingono in avanti)

  • - emozioni negative (che rallentano, feriscono o pesano)

  • = emozioni neutre o miste (che descrivono un tono, senza giudizio)

Ecco un assaggio:

+ ispirazione, + connessione, + gratitudine
– fallimento, – ansia, – solitudine
= ironia, = riflessione, = nostalgia

Ogni tag può essere inserito nei dati strutturati così:

“emotionTag”: [“+ ispirazione”, “- ansia”, “= ironia”],
“emotionalTone”: “riflessivo e umano”
 
L’obiettivo? Dare un nome chiaro a ciò che proviamo — e rendere quell’intenzione visibile anche per gli algoritmi.
Perché il futuro dei contenuti è anche emotivo.
 

Casi studio reali (già pronti)

Se vuoi capire come funziona davvero EmoTag™, ho preparato 3 esempi già taggati:

  1. Motivazionale – un estratto ispirazionale che parla di forza interiore

  2. Ironico – un pezzo leggero sul “lunedì mattina e la voglia di scappare”

  3. Romantico – parole delicate e intense, con emozioni evidenziate

👉 Puoi leggerli tutti nella Demo ufficiale HTML su GitHub

Oppure aprire i relativi file .jsonld sul sito GitHub

Casi Studio EmoTag™

Per capire davvero come funziona EmoTag™, ecco tre esempi già pronti.

1. Caso Motivazionale

Titolo: Quando perdi tutto ma trovi te stesso

Estratto narrativo:

C’è un momento nella vita in cui tutto crolla.
Lavoro, relazioni, certezze.
Ma proprio lì, nel silenzio del vuoto, puoi sentire di nuovo chi sei davvero.
È da quel buio che nasce la luce. Non la vittoria, ma la comprensione.
Quella che ti cambia.

Tag emozionali:
+ riscatto personale, + senso della vita, + accettazione,
- perdita, - fallimento, - paura dell’abbandono,
= autenticità

Tono emotivo: riflessivo, introspettivo, rigenerante

👉 Vedi il codice JSON-LD

2. Caso Ironico

Titolo: Manuale di sopravvivenza al lunedì mattina

Estratto narrativo:

Primo consiglio: non fidarti della sveglia.
Secondo: non aprire l’email prima del caffè.
Terzo: se incontri un collega troppo allegro alle 8:30, potrebbe essere un cyborg.
Il lunedì è una trappola emotiva, ma se arrivi vivo a mezzogiorno… sei già un eroe.

Tag emozionali:
+ ironia, + sopravvivenza quotidiana,
- stanchezza mentale, - rifiuto della routine,
= autoironia, = disincanto

Tono emotivo: ironico, leggero, disilluso ma affettuoso

👉 Vedi il codice JSON-LD

3. Caso Romantico

Titolo: Ti ho cercato anche quando non sapevo il tuo nome

Estratto narrativo:

Certe presenze ti mancano prima ancora di conoscerle.
Cammini, vivi, parli… ma qualcosa resta vuoto.
Poi un giorno la riconosci. Non sai perché, ma è lei.
E capisci che l’hai cercata da sempre, anche senza saperlo.

Tag emozionali:
+ desiderio di connessione, + amore profondo, + senso di completezza,
- solitudine emotiva, - attesa esistenziale,
= nostalgia, = riconoscimento interiore

Tono emotivo: romantico, delicato, profondo

👉 Vedi il codice JSON-LD

Ma serve davvero?

Sì, se hai capito dove sta andando il mondo.

  • Le AI stanno leggendo tutto.

  • I contenuti aumentano, ma il senso emotivo spesso si perde.

  • La SEO semantica ha bisogno di segnali nuovi, più umani, più profondi.

Ecco perché EmoTag™ potrebbe essere il tassello mancante:
non un’aggiunta, ma un’intenzione resa leggibile.

In conclusione

EmoTag™ non è un trucco, né una trovata da SEO.

È un segnale.

Un modo per dire: “Questo contenuto è vivo. Ha un tono. Ha un sentire.”

E se anche gli algoritmi stanno imparando a sentire… allora è il momento di fargli sentire qualcosa di vero.

🔗 Provalo ora, gratis e open source:
👉 Vai alle istruzioni di utilizzo su GitHub
👉 Scopri la repository su GitHub

FAQ – Domande Frequenti

1. EmoTag™ è un’alternativa al Markup Emozionale?
No, è un’estensione. Il Markup Emozionale lavora dietro le quinte nei dati strutturati, aggiungendo narrazione e intenzioni. EmoTag™ invece tagga direttamente le emozioni, in modo esplicito e leggibile. Sono complementari. E funzionano ancora meglio insieme.

2. Dove posso usare EmoTag™?
In tutti i contenuti web dove già usi JSON-LD: articoli, landing page, schede prodotto, contenuti AI-generati… ovunque ci sia bisogno di dare voce alle emozioni che attraversano il testo.

3. Serve saper programmare per usarlo?
No. Ti basta copiare i tag emotionTag e emotionalTone dentro il tuo blocco JSON-LD. Se sai usare Schema.org, saprai usare anche EmoTag™. E c’è già una demo pronta.

4. È compatibile con Google e i validatori SEO?
Sì. EmoTag™ è pensato per essere SEO-friendly. I tag personalizzati sono inseriti correttamente dentro additionalProperty, come previsto dagli standard di compatibilità.

5. Posso usare EmoTag™ anche se creo contenuti con l’AI?
Certo. È proprio lì che dà il meglio. Puoi usare il Filtro Umano V6 per scrivere un testo naturale, poi aggiungere EmoTag™ nei dati strutturati. Così l’algoritmo “sente” meglio l’intenzione emotiva.

6. Quante emozioni posso taggare?
Nella versione attuale ci sono 100 emozioni già pronte, in formato CSV e JSON. Ma puoi personalizzarle come vuoi. EmoTag™ è uno standard aperto.

7. Posso integrarlo con WordPress?
Sì, già ora. Puoi incollare il blocco JSON-LD nei tuoi post, oppure usare plugin che gestiscono gli snippet. A breve uscirà anche un plugin dedicato per ACF o custom fields.

8. Perché dovrei usarlo davvero?
Perché le emozioni guidano le decisioni. E se vuoi che i tuoi contenuti parlino davvero (a Google e alle persone), devi far emergere ciò che li muove: il tono, il vissuto, l’anima.

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